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Strange World - Un mondo misterioso: analisi naturalistica del film

ITALIAN VERSION (Scroll down for english version) Non pensavo che su questo blog sarebbe comparsa la recensione di un film, eppure eccoci qua. Sto parlando di “ Strange World - Un mondo misterioso ”, film d’animazione diretto da Don Hall che racconta l’avventura della famiglia Clade. Per dare un po’ di contesto a chi non ha idea di cosa io stia parlando, cercherò di fare un breve riassunto: Searcher Clade è un padre amorevole che, da giovane, ha scoperto una nuova specie di pianta; essa può essere utilizzata come fonte di energia per alimentare la tecnologia di quello che per lui è l’intero mondo, “ Avalonia ”. Searcher si è impegnato attivamente nel miglioramento della società in cui vive attraverso la sua scoperta e, nel presente del film, è considerato una sorta di eroe dagli altri abitanti (tanto da avere una statua a lui dedicata). Negli anni successivi alla scoperta, vengono create estensive coltivazioni di questa pianta, chiamata “ Pando ”,  in modo da sfruttarne il massimo po

Mary Rose: il relitto che ci racconta di sé - il contributo delle scienze naturali in archeologia

Le scienze naturali non sono solo piante ed animali, ma spesso sconfinano in altri territori, permettendo nuovi punti di vista.

Oggi vi parlo di un caso più squisitamente umanistico, ma sul quale si sta ancora indagando a fondo con mezzi molto diversi: la Mary Rose ed il suo misterioso equipaggio.
Si tratta di una nave da guerra Tudor, che ha servito a lungo Enrico VIII, dal 1511 al 1545: ha partecipato alla Prima Guerra Francese, è stata in riserva per un certo periodo ed è stata riadattata per poter navigare sul Tamigi.
Fu riarmata per un’altra battaglia contro la Francia, ma nel 1545 terminò il suo servizio durante la battaglia del Solent, in cui affondò: ancora non sono chiare le cause di questa tragedia; un unico testimone ha affermato che la nave avrebbe sparato con tutti i suoi cannoni e si stesse girando, ma sarebbe stata colpita da una raffica di vento. Il fatto che si stesse girando è confermato anche da altre evidenze, tuttavia le motivazioni dell’affondamento possono essere molte.
Tra queste ipotesi è stato suggerito che l’equipaggio fosse molto eterogeneo e che ci fossero dei problemi di comunicazione e possibili incomprensioni. Per far chiarezza su questo punto e valutare se possa aver contribuito all'affondamento della Mary Rose, è stato deciso di indagare più a fondo sulle origini dei membri dell'equipaggio.
Ciò, tuttavia, non è affatto facile.
Per poter comprendere le origini dell’equipaggio, sono state fatte analisi congiunte perché non è possibile basarsi su una sola evidenza: una singola testimonianza potrebbe essere il frutto di cause molto diverse che portano allo stesso risultato (si parla di “equifinalità”) e quindi non essere una vera testimone della realtà. Per capire meglio, facciamo un esempio generale: se un individuo indossasse un gioiello in vetro di Murano, si potrebbe pensare che sia veneto, tuttavia la presenza dell'oggetto non è una prova sufficiente, in quanto potrebbe aver comprato quel gioiello come souvenir, potrebbe averlo ricevuto in dono, potrebbe averlo scambiato per qualcos'altro, ecc. Tutti questi eventi portano all'evidenza "la persona possiede un oggetto veneto", ma  non testimoniano davvero l'origine di quell'individuo. Servono dunque più evidenze, che si confermino tra loro.

Mary Rose, nave da guerra Tudor

Photo by Gerry Bye. Original by Anthony Anthony.

Prima di entrare più nello specifico, mi sembra il caso di sottolineare quanto sia interessante il caso: sono pochi i casi in cui si conosce il luogo e la data di un evento catastrofico di cui si hanno dei reperti, di solito si hanno solo alcuni resti, spesso molto difficili da interpretare.
Nel caso della Mary Rose, invece, grazie ad alcuni documenti conosciamo la sua storia e la sua caduta; inoltre, il fatto che la nave sia rimasta sott’acqua ha permesso un’ ottima conservazione (in acqua c’è pochissimo ossigeno e lo sviluppo di microrganismi decompositori è di molto rallentato).

Per alcuni membri dell’equipaggio, quindi, è stato possibile ricostruire la biografia.
Alcuni dei protagonisti sono:
  • il cuoco, 
  • l’arciere reale, 
  • un arciere semplice, 
  • il carpentiere, 
  • un ufficiale, 
  • un gentiluomo,
  • il commissario di bordo,
  • un marinaio.
Il loro ruolo è stato riconosciuto grazie agli effetti personali con cui erano associati, sul sito ufficiale della Mary Rose ci sono alcune informazioni molto interessanti. 

Tutto ciò fornisce poche informazioni sull’origine dell’equipaggio: solo il Gentiluomo ha permesso di ottenere qualche indizio, dato che aveva con sé un forziere con un artefatto, riconosciuto di fattura italiana, ma gli scambi e il commercio erano molto floridi all’epoca e avrebbe potuto ottenere quell’oggetto in molti modi.

Come si potrebbe conoscere l’origine di una persona, a partire dalle sue ossa e poco altro?
Ci si può aiutare conoscendo la dieta, che riflette l’ambiente in cui viviamo.
Qualcuno che vive lungo la costa, mangerà probabilmente molto pesce, le molecole che compongono il pesce verranno utilizzate dal corpo umano per costruire i propri tessuti e in qualche modo sono riconoscibili.
Le ossa, in particolare, si rimodellano negli anni ed accumulano elementi che derivano da acqua e cibo: a partire da pochi resti, è possibile dunque capire che tipo di dieta avesse l’individuo e stimare la sua provenienza.



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Mary Rose Trust, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Per chi è incuriosito e vuole andare più a fondo della questione, stiamo parlando di “isotopi”: gli elementi che compongono gli organismi viventi (come il carbonio, l’ossigeno e l’idrogeno) sono presenti in natura in diverse “forme”: il carbonio, pur essendo sempre carbonio, può essere più “pesante” o più “leggero”. 
Perché questo è importante? 
Perché il carbonio pesante viene utilizzato dagli organismi in maniera diversa dal carbonio leggero, perché l’ossigeno pesante si trova in fonti d’acqua diverse da quelle in cui si trova l’ossigeno leggero e così via. 
Una persona che nasce in alta montagna, si nutrirà di cibo che viene dall’ambiente che lo circonda, cibo fatto da elementi “pesanti” o “leggeri” a seconda dell’isotopo di cui stiamo parlando e potrà usare questi elementi per costruire i propri tessuti, tra cui le ossa.
A partire dalle ossa, quindi, si può misurare la percentuale di isotopi leggeri e pesanti che costituiscono il tessuto, risalire alla dieta e quindi a una posizione geografica.

Certo, questo metodo è molto limitato: molte zone possono dare lo stesso risultato, tutte le persone che vivono lungo la costa avranno un certo valore per un certo elemento. Per questo motivo è necessario integrare tutte le informazioni a nostra disposizione, come diversi isotopi, le evidenze scheletriche, gli oggetti personali, eccetera.

Prendiamo ad esempio il Gentiluomo: abbiamo l’artefatto di fattura italiana a guidarci e stiamo cercando una conferma. Il valore dell’isotopo zolfo ci dice che viveva vicino alla costa e il valore dello stronzio è coerente con i territori della Costa mediterranea, quindi è molto probabile che questo individuo fosse, se non italiano, quantomeno proveniente da Paesi vicini. 

Su questo equipaggio c’è ancora molto da scoprire, gli isotopi hanno permesso di fare ulteriore chiarezza, ma non abbiamo ancora nessuna conferma. 
Scoprire l’origine degli individui può darci una visione più ampia sul regno dei Tudor di Enrico Ottavo e sui commerci e spostamenti che avvenivano all’epoca, è giusto dunque continuare ad indagare con i mezzi a nostra disposizione.


Curiosità:
  • I francesi rivendicano il merito dell’affondamento ed è stata effettivamente trovata una palla di cannone all’interno della Mary Rose, tuttavia essa era ben riposta ed è identica a quelle utilizzate dagli inglesi stessi, dunque è probabile che questa rivendicazione fosse solo un modo dei francesi per affermare la propria forza.
  • Sulla nave sono stati trovati anche numerosi animali, tra questi c’era un cagnolino utilizzato per dare la caccia ai topi: i gatti, infatti, erano completamente assenti in quanto si riteneva portassero sfortuna. 

Bibliografia:
  • Scorrer, Jessica, Katie E. Faillace, Alexzandra Hildred, Alexandra J. Nederbragt, Morten B. Andersen, Marc-Alban Millet, Angela L. Lamb, e Richard Madgwick. 2021. «Diversity aboard a Tudor warship: investigating the origins of the Mary Rose crew using multi-isotope analysis». Royal Society Open Science 8 (5): 202106. https://doi.org/10.1098/rsos.202106.
  • Mary Rose Trust: https://maryrose.org/about-the-trust/ 

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